I° trimestre 2024: in calo le importazioni di vino nei top mercati mondiali ma le performance dell’Italia sono meno negative rispetto all’andamento generale

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Bologna, 31 maggio 2024 – Secondo quanto emerge dall’ultimo report  Wine Monitor – l’Osservatorio di Nomisma dedicato al mercato del vino, nato con l’obiettivo di aiutare imprese e istituzioni della filiera vitivinicola italiana a interpretare correttamente le dinamiche del mercato – nel primo trimestre del 2024 prosegue il trend negativo delle importazioni totali di vino nei 12 principali mercati mondiali – rappresentativi di oltre il 60% degli acquisti mondiali di vino in valore – riflettendo quanto già accaduto nel corso del 2023.

In questo contesto negativo, le importazioni di vino dall’Italia, sebbene evidenzino anch’esse cali nei valori e nei volumi, registrano performance migliori rispetto all’andamento generale. In particolare, nei primi tre mesi del 2024 gli acquisti a valore dall’Italia nei principali mercati mondiali sono calati – a livello cumulato -del -0,9% a fronte di una contrazione generale del -8,7%

“Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a livello cumulato, le importazioni al primo trimestre di quest’anno sui principali mercati internazionali sono diminuite quasi ovunque L’unica eccezione a livello di valore si è registrata in Brasile, mentre a volume solo gli Stati Uniti, la Cina e il Regno Unito hanno mostrato miglioramenti rispetto al primo trimestre del 2023. – commenta Denis Pantini, Responsabile di Wine Monitor NomismaPer quanto riguarda specificatamente i vini italiani, nel complesso le performance sono state meno negative rispetto alla media, grazie a Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Cina che evidenziano crescite nei valori delle importazioni di vini dal nostro Paese”

In questo contesto di generalizzata contrazione delle importazioni, si registrano andamenti nettamente differenti tra le diverse categorie: infatti, se da un lato i vini fermi e frizzanti italiani evidenziano una flessione “cumulata” sia a valore sia a volume, dall’altro lato gli spumanti mostrano rispettivamente un +4,9% e un +3,4%, con performance positive nella maggior parte dei 12 mercati presi in considerazione nel report Wine Monitor.

In particolare, i nostri vini fermi e frizzanti imbottigliati mostrano performance ampiamente inferiori rispetto al 2023, in Germania, Francia e Corea del Sud. mentre le importazioni di spumanti dall’Italia evidenziano una buona crescita in Regno Unito, Francia, Canada, Australia e Cina.

Infine, sul fronte dei prezzi medi all’import di vino dall’Italia per i fermi e frizzanti si sono mantenuti sullo stesso livello dell’anno precedente, mentre nel caso degli sparkling si sono registrati lievi aumenti

 

 

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