Nomisma studia l’evoluzione della domanda abitativa in Veneto

31 ottobre 2024 – Una ricerca realizzata da Nomisma per Confartigianato Veneto sull’evoluzione della domanda abitativa in Veneto – i cui risultati sono stati anticipati all’interno della Settimana per l’energia e la sostenibilità 2024 – ha analizzato il contesto sociodemografico caratterizzato da un lato dal calo della popolazione regionale, dall’altro dalla ricomposizione per fascia d’età, con effetti sui cambiamenti degli stili di vita e delle condizioni e preferenze abitative.

Come i cambiamenti demografici influiscono sulla domanda

Nello specifico, le famiglie crescono a seguito della frammentazione dei nuclei familiari e attivano il mercato di sostituzione dell’abitazione, con una domanda che si sposta verso soluzioni abitative di minori dimensioni rispetto al passato. In particolare, le preferenze abitative delle famiglie senza figli, e soprattutto dei single, sono orientate verso soluzioni flessibili in termini di spazi ma anche di godimento dell’abitazione a favore della locazione.

Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, che investe la regione con intensità analoga al livello nazionale, genera una domanda di ’abitazioni age friendly’ supportate dalle tecnologie Ambient Assisted Living. In tal senso, la scelta di cambiare casa a favore di abitazioni inserite in condomini di senior living richiede un salto culturale nel riconoscere l’importanza della socialità, della qualità e sicurezza abitativa, della presenza di servizi di base per la vita assistita che garantiscono una configurazione abitativa gradita e meno intrusiva dei tradizionali modelli istituzionali. Nell’insieme, le preferenze della domanda riguardano la ricerca del benessere interno ed esterno all’abitazione e la volontà di fare un salto di qualità in termini di efficienza energetica.

Prezzi e canoni di locazione: tendenze nei capoluoghi e nei comuni di provincia

Nel complesso il mercato esprime valori che, se confrontati con quelli di 10 anni fa, rivelano una perdita in conto capitale della ricchezza immobiliare, con decrementi dei prezzi compresi tra il -17% di Vicenza e il -7,6% di Padova relativamente ai mercati dei capoluoghi di provincia. Al contrario i prezzi nella media dei comuni di provincia dimostrano una maggior tenuta.

Il mercato della locazione, invece, esprime canoni medi in crescita nel decennio e, in particolare negli ultimi anni, sospinti dalla pressione della domanda a fronte di un’offerta carenze.

Nei mercati dei capoluoghi di provincia, nei prossimi tre anni, si prevedono prezzi in leggero aumento a Treviso, Verona, Padova e Venezia. Variazioni quasi nulle, invece, a Belluno, Rovigo e Vicenza.

Nei mercati dei comuni di provincia sono previsti prezzi in leggero aumento ovunque, tranne che nei comuni veneziani, che dovrebbero registrare un calo nominale.

Cosa emerge dall’indagine Nomisma rivolta alle famiglie venete

Dall’indagine di Nomisma rivolta alle famiglie venete si evince che, per 2 famiglie su 3 proprietarie, l’abitazione necessita solo di piccoli interventi di manutenzione ordinaria mentre il 10% dei proprietari ritengono necessari interventi di manutenzione straordinaria volti, in primis, a migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Tra gli interventi effettuati o programmati prevale il miglioramento termico dell’edificio, a seguire l’istallazione/sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o estiva per finire con l’istallazione di pannelli solari/impianti fotovoltaici.

La spesa media sostenuta dalle famiglie con maggiore propensione verso gli interventi ammonta a circa 32.000 euro, che calano a 24.000 euro per le famiglie con una minore propensione all’attuazione degli interventi, segnale di una minore disponibilità da parte di chi non ha ancora avviato i lavori. Per colmare tale gap e attivare le famiglie la discriminante è rappresentata dalla disponibilità di bonus fiscali.

Efficienza energetica e Direttiva “Case Green”: sfide e consapevolezze

In generale, il grado di awareness circa la nuova direttiva europea “Case green” è piuttosto elevato: a fronte di un 20% che vorrebbe saperne di più, oltre la metà degli intervistati dichiara di esserne a conoscenza. Sebbene la maggioranza delle famiglie non appaia ancora disposta ad intraprendere interventi se non resi obbligatori, cresce la propensione a effettuare ristrutturazioni per adeguarsi alle nuove normative, in particolare tra chi vive in abitazioni indipendenti o più datate, e quindi più bisognose di un rinnovamento. Il risparmio dei costi in bolletta si configura come la principale opportunità derivante dagli interventi di riqualificazione energetica.

Le imprese della filiera edile e delle costruzioni sono state coinvolte nello studio in fase di valutazione dei vincoli, delle opportunità e delle proposte per rispondere ai abbisogni di efficientamento energetico del parco abitativo regionale. Nell’ambito del focus group organizzato in seno a Confartigianato Veneto è emerso che l’esperienza dei bonus edilizi rappresenta una buona opportunità in chiave economica e di incentivo per le imprese del settore a rinnovarsi acquisendo nuove competenze e, in generale, per la strutturazione della filiera delle costruzioni nel suo complesso.

È opinione diffusa che la nuova direttiva europea EPBD (“Case Green”) impatterà significativamente sul parco immobiliare ed esprimerà un’elevata domanda di sostituzione di impianti/efficientamento degli stessi, rappresentando un’importante opportunità di consolidamento e crescita per il settore.

Immagine in evidenza: Rui Alves/Unsplash

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