5 marzo 2024 – Il 2023 ha segnato una significativa ripresa nel settore turistico italiano, con arrivi e presenze che hanno registrato valori simili ai livelli pre-pandemici. Nonostante le complesse sfide che hanno caratterizzato il mercato negli ultimi anni, gli operatori turistici dimostrano una forte propensione a continuare ad investire per mantenere il passo e contribuire all’evoluzione di un settore strategico. Un futuro sempre più all’insegna della sostenibilità, digitalizzazione e integrazione con il territorio.
Questo quanto emerge dall’Osservatorio sul Turismo realizzato da Nomisma per UniCredit e presentato da Mattia Barchetti, Head of Market Intelligence Nomisma, in occasione del webinar “Smart Tourism Destination” organizzato nell’ambito del progetto Digital Tourism dalla Regione Veneto, con il supporto di UniCredit e in partnership con BTO.
Le principali evidenze emerse
Gli arrivi nelle strutture ricettive italiane hanno mostrato un trend positivo nel corso del 2023, trainati principalmente dal flusso di turisti stranieri. Si tratta, tuttavia, di una crescita messa a dura prova dalle molteplici sfide che il settore si trova ad affrontare e che potrebbero influenzare la sua stabilità nel prossimo futuro.
Tra le principali criticità che gli operatori turistici stanno affrontando, o si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi, si evidenziano l’aumento dei costi energetici (per il 70% dei rispondenti) e l’aumento generalizzato dei prezzi (62%), nonché le difficoltà legate alla ricerca e all’assunzione di personale qualificato (52%).
Nonostante la situazione congiunturale non favorevole, gli operatori turistici italiani dichiarano di voler continuare ad investire anche nel corso del 2024: tra le principali voci di spesa troviamo quelle legate al rinnovo, ammodernamento e miglioramento della struttura (25%), gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (23%), l’acquisto di attrezzature (10%) e gli investimenti in attività di marketing digitale e social media (8%).
I servizi per il futuro
Guardando al futuro, dalla ricerca emerge come gli operatori turistici si focalizzeranno sempre più sulla sostenibilità, sulla digitalizzazione e sull’integrazione con il territorio. Una quota sempre più elevata di strutture investirà per introdurre soluzioni domotizzate all’interno delle camere, allestire postazioni per lo smart working e per digitalizzare i processi, in particolare con riferi05mento alle fasi di check-in e check-out.
Al contempo, l’attenzione agli aspetti di sostenibilità diventa sempre più diffusa tra le strutture. Tra le pratiche più diffuse ricoprono le prime posizioni la raccolta differenziata, la depurazione dell’acqua, la riduzione dei rifiuti e delle sostanze inquinanti, la riduzione dello spreco alimentare, la preferenza verso prodotti e servizi locali a Km 0.
“Il turismo rimane un settore vitale per l’economia italiana, rappresentando il 13% del PIL nazionale e un valore aggiunto pari a 256 miliardi di euro. Continuare a innovare per rispondere ai bisogni di un turista esigente, sempre più ‘connesso’ e sensibile alle tematiche di sostenibilità diventa essenziale per garantire all’Italia un ruolo importante tra le principali destinazioni turistiche. Con i propri servizi di Market Intelligence, Nomisma mette a disposizione dei propri clienti un solido approccio, costruito sulla base di un’esperienza pluriennale, che permette di restituire una fotografia chiara e attuale di uno specifico settore o ambito di interesse per indirizzare le decisioni strategiche e il posizionamento del brand secondo un processo strutturato e informato” – ha commentato Mattia Barchetti, Head of Market Intelligence Nomisma.
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