Il settore del packaging sta attraversando una trasformazione profonda, spinto da una crescente sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità e da normative europee connesse agli obiettivi green.
Questo il focus dell’intervento di Marco Marcatili, Responsabile Strategia e Sviluppo di Nomisma, presentato in occasione della sessione “Logistica, Packaging e Trasporti: la Trasformazione dei Distretti tra Innovazione e Ambiente” all’interno del ciclo “QN Distretti – Le sfide dei territori e dei distretti italiani”.
L’Osservatorio sul Packaging di Nomisma rileva come il 62% dei consumatori considera il fattore ‘sostenibilità della confezione’ un elemento importante nelle decisioni d’acquisto, a fronte solamente del 9% dei consumatori che non rileva. Alla luce di questo, il packaging sostenibile non è più un’opzione, ma una concreta necessità per le imprese.
Il settore della logistica
Parallelamente, anche il settore della logistica affronta sfide senza precedenti che interessano da vicino il territorio emiliano-romagnolo, tra instabilità dei costi energetici, tensioni geopolitiche e necessità di un’accelerazione verso l’intermodalità dei trasporti.
L’Unione Europea punta a trasferire il 30% delle merci su rotaia entro il 2030, ma oggi l’Italia rimane fortemente dipendente dal trasporto su gomma (87,3%). L’Emilia-Romagna, con un settore logistico in forte crescita (+40% di fatturato tra 2015 e 2022), ha grande potenziale anche se per ora si rileva una crescita soprattutto i trasporti su strada.
Le imprese indicano tre elementi prioritari per ricorrere ad un mix modale più sostenibile:
- costi più contenuti,
- certezza dei tempi di consegna,
- maggior frequenza del servizio.
Sul piano della sostenibilità, alla sfida dell’elettrificazione, si affiancano l’ipotesi di mantenere una quota di biocarburanti nel mix per l’alimentazione dei veicoli e i progetti sperimentali sull’idrogeno verde, che coinvolgono da vicino l’Emilia-Romagna (Hydrogen Valley).
Certamente, nell’immediato futuro le imprese del packaging e della logistica dovranno affrontare un duplice imperativo: ridurre l’impatto ambientale e aumentare la resilienza delle filiere produttive, all’interno di un quadro internazionale che rimette in discussione la struttura delle supply chain.