24 settembre 2024 – Nomisma ha realizzato per conto di Veronafiere e Marmomac, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica, un’analisi sul settore lapideo italiano.
Nello specifico, il contributo di Nomisma – presentato da Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, in occasione dell’evento che ha visto la partecipazione di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Luca Zaia, Presidente Regione Veneto, Flavio Massimo Pasini, Presidente della Provincia di Verona, Damiano Tommasi, Sindaco di Verona, Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, Gianluca Pellegrino, Presidente Confindustria Marmomacchine, Matteo Zoppas, Presidente Ice Italian Trade Agency, Domenico De Angelis, Condirettore generale Bbpm, Flavia Milaneze, Presidente di Milanez & Mmilaneze – ha consentito di definire dimensioni e performance della filiera lapidea italiana, la sua vocazione ai mercati internazionali e il posizionamento del settore lapideo nel mondo,. Inoltre, un focus di approfondimento è stato dedicato agli Stati Uniti, che rappresentano il primo mercato di importazione a livello mondiale e la prima destinazione dell’export italiano.
La filiera lapidea italiana e la vocazione ai mercati internazionali
L’industria lapidea – che comprende oltre alle pietre naturali grezze e lavorate anche i macchinari e i beni strumentali per il settore – riveste un ruolo fondamentale per il Paese, rappresentando un’eccellenza del Made in Italy e contribuendo in modo significativo all’economia e all’occupazione.
Il vero punto di forza del settore è però rappresentato dall’export grazie ad un valore di oltre 3,1 miliardi di euro nel 2023. Oltre la metà dell’export lapideo italiano è rappresentata dalle pietre naturali lavorate, con un valore di 1,7 miliardi di euro nel 2023; seguono i macchinari, con 755 milioni di euro. Sono però i beni strumentali – che intercettano l’11% dell’export di settore – a far registrare le migliori performance dell’ultimo decennio (+31%).
Nell’ultimo decennio le esportazioni sono aumentate del +11%, con una lieve flessione nel I semestre 2024 dovuto in primis all’incerto scenario macro-economico e geo-politico internazionale e alle tendenze negative dei macchinari; al contrario, continua a crescere l’export di lavorati (+7% nei primi sei mesi dell’anno).
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, l’export italiano del settore si dirige prevalentemente in Unione Europea e Nord America, che nel 2023 rappresentano rispettivamente il 31% e il 23% delle esportazioni totali del settore. Non va trascurato, però, il peso di Medio Oriente e Sud-Est asiatico, che costituiscono insieme circa il 20% del valore totale.
Il posizionamento del settore lapideo italiano nel mondo: prodotti, competitors e mercati
Secondo l’analisi condotta da Nomisma, l’Italia – grazie all’eccellente qualità delle proprie produzioni, che è riconosciuta in tutto il mondo – è il secondo esportatore mondiale di prodotti lapidei, con una quota di mercato sull’export globale del 13%. La leadership mondiale spetta invece alla Cina, con un valore dell’export pari a 7,3 miliardi di euro e una market share del 31%; altri importanti player globali sono Turchia e India.
Analizzando le singole categorie merceologiche, l’Italia si distingue come leader globale nell’export di macchine funzionali al settore lapideo. È seconda per le pietre lavorate, settore dominato dalla Cina, e si posiziona al terzo posto sia per le pietre grezze, dove la Turchia è leader, sia per i beni strumentali, per i quali guida ancora la Cina.
L’Italia è quindi l’unico Paese ad esser presente nella top 3 degli esportatori globali in tutte le categorie della filiera, a dimostrazione di una capacità produttiva altamente diversificata.
Il posizionamento del settore lapideo italiano negli USA
L’Italia è leader negli Stati Uniti e il secondo fornitore internazionale di Francia, Germania e Arabia Saudita. Per altro gli USA rappresentano il mercato di maggiore interesse per l’export delle aziende italiane del settore lapideo, con un incremento del +56% nell’ultimo decennio. Tra i tre principali esportatori, solo l’Italia ha visto crescere la propria quota sul mercato locale, che è passata dal 17% al 18% nel decennio 2013-2023.
“Analizzando le singole categorie, nelle pietre lavorate, comparto strategico per l’export italiano, negli USA i top importatori sono Texas, California, Florida, Georgia e New York. L’Italia è leader in California e New York, ma è solo il 4° player in Texas, dopo Brasile, Cina e Turchia, dato che sottintende enormi potenzialità di sviluppo per le imprese italiane del settore – dichiara Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma e curatore della ricerca – Nelle tecnologie e macchine gli stati federali di riferimento sono invece Georgia e North Carolina dove sono presenti importanti cave di granito e marmo, si pensi a tal proposito al famoso Georgia Marble. In tal caso l’Italia è leader internazionale, o comunque rientra nei top-3 player, nella gran parte dei principali stati federali americani”.
“La fiera deve essere a tutti gli effetti il partner delle imprese che oltre a facilitare l’incontro della domanda con l’offerta, fornisce al settore validi strumenti di market intelligence, come la ricerca Nomisma-Marmomac presentato in occasione della cerimonia inaugurale della manifestazione. Lo studio Nomisma ha, infatti, evidenziato come l’export e la qualità del prodotto siano i punti di forza del settore lapideo italiano che trova in Marmomac lo strumento di promozione più efficace per crescere sui mercati esteri” dichiara Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere.