8 marzo 2023 – In attesa che la manifestazione ProWein apra i battenti (dal 10 al 12 marzo), va ricordato il ruolo che la Germania detiene nel mercato del vino a livello mondiale e, soprattutto, è interessante analizzare i trend più recenti di consumo.
Con poco meno di 20 milioni di ettolitri, la Germania rappresenta il quarto paese al mondo per consumi di vino (dopo Stati Uniti, Francia e Italia). Circa il 45% di tale volume è soddisfatto dalla produzione interna ottenuta su una superficie di poco più di 100 mila ettari dove i 2/3 dei vini prodotti sono bianchi e la metà di questi destinata alla spumantizzazione.
Questa mancata autosufficienza fa della Germania il secondo importatore di vino al mondo per volumi (quasi 14 milioni di ettolitri nel 2023), ma solo il terzo per valori: questo perché quasi il 60% del vino importato è sfuso, destinato ad essere imbottigliato in loco o ad essere spumantizzato. Senza tralasciare il fatto che la Germania è anche il settimo esportatore mondiale (sempre a volume).
Più che la propensione alla spesa in vino (il 35% delle vendite a volume passa dai discount) sono la vicinanza geografica e i rilevanti flussi di turisti tedeschi che ogni anno visitano l’Italia a fare della Germania un mercato importante per le nostre esportazioni.
Nel 2023, gli acquisti dall’Italia hanno riguardato 520 milioni di litri per un controvalore di poco superiore a 1 miliardo di euro. Di questo volume, quasi la metà è stato spedito in cisterna.
Tra i principali vini Dop esportati vanno segnalati il Prosecco (5% delle bottiglie in versione spumante finisce in questo mercato), i bianchi veneti (Lugana e Soave in primis) e i rossi toscani.
Rispetto all’anno precedente, nel 2023 l’export di vini Dop italiani è cresciuto di circa il 5% a valori, mantenendosi costante a volume. Bianchi Siciliani e Asti i top performer (oltre +20%).