29 novembre 2024 – L’agricoltura italiana è chiamata a confrontarsi con uno scenario globale caratterizzato da cambiamenti climatici, volatilità dei prezzi, pressioni economiche e una domanda interna in contrazione. Durante l’Assemblea annuale di Cia-Agricoltori Italianii, l’analisi Nomisma “La competitività dell’agricoltura italiana di fronte alle complessità di contesto: scenari evolutivi e prospettive future” ha fatto luce su questi problemi, offrendo spunti preziosi per il rilancio del settore.
Agricoltura italiana nel 2024: i dati chiave
- Crollo produttivo nell’ultimo decennio in molte filiere, con riduzioni significative nelle regioni del Centro-Sud (-10% e -7% il valore della produzione agricola a prezzi costanti) e cali importanti per diverse colture (grano duro -30%);
- Volatilità dei prezzi agricoli triplicata rispetto agli anni ’90, con impatti negativi su produttori e consumatori;
- Ridimensionamento strutturale, con un calo del 53% delle aziende agricole in vent’anni, a fronte di una tenuta della superficie coltivata (-5%) ma con una “fuga” delle aziende dalle aree montane e collinari;
- Ritmi di crescita più lenti rispetto ai competitor europei, con un incremento del valore aggiunto dell’agricoltura italiana negli ultimi cinque anni (+24%) ben al di sotto della media UE (+41%)
Sfide globali e opportunità di rilancio
Le sfide che emergono sono tanto globali quanto strutturali, ma i margini per rilanciare il settore non mancano. Nel corso della presentazione, Denis Pantini – Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor Nomisma – ha sottolineato l’urgenza di:
- Accelerare l’adozione dell’innovazione per fronteggiare i cambiamenti climatici e valorizzare le produzioni;
- Migliorare i redditi agricoli, condizione necessaria per garantire sostenibilità non solo economica ma anche ambientale e sociale;
- Riorganizzare le filiere e rafforzare l’export, affrontando le sfide legate all’innalzamento di nuove barriere commerciali.
L’agricoltura italiana rappresenta un pilastro strategico per l’economia, ma anche per la tutela del territorio e delle comunità locali. Per superare le attuali criticità, è indispensabile un approccio strutturale che unisca sostenibilità, innovazione e competitività.
L’evento ha visto la partecipazione di Cristiano Fini, Presidente Nazionale di Cia; Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze; e Giuseppe De Filippi, Vicedirettore del TG5, che ha moderato l’evento.
Per maggiori informazioni, contattaci su agrifood@nomisma.it, oppure compila il form sottostante.
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