08 aprile 2024 – La filiera del settore della carta e cartone è di cruciale importanza per la transizione ecologica del Paese e per il raggiungimento del tasso di riciclo dell’85% fissato dal Piano d’Azione per l’Economia Circolare varato dall’UE.
In questo scenario, nell’ambito del PNRR sono stati previsti progetti di miglioramento, ammodernamento e di realizzazione di nuovi impianti per il potenziamento della produzione di carta e cartone, il trattamento e il riciclo dei rifiuti cartacei.
L’ammontare complessivo degli investimenti di tutti i progetti previsti è pari a 321 milioni di euro, di cui 106 milioni derivanti da contributi PNRR.
I contributi sono stati assegnati al Nord per 34 milioni di euro (32% del totale), al Centro per 23 milioni di euro (21%) e al Sud per 49 milioni di euro (47%).
Nello specifico, i progetti riguardano 58 imprese: 16 cartiere-cartotecniche e 42 impianti di trattamento dei rifiuti cartacei.
Per analizzare i progetti finanziati in ottica multidimensionale, il Consorzio della Carta Comieco ha commissionato a Nomisma uno studio finalizzato a valutarne gli effetti e i benefici economici, occupazionali, ambientali e territoriali degli investimenti PNRR al Sud Italia.
I risultati della valutazione sono incoraggianti:
- per le 4 cartiere-cartotecniche relative al Sud Italia, gli investimenti delle imprese finanziate cresceranno del 10% all’anno per i prossimi dieci anni, anziché del 7%, in assenza di PNRR;
- per i 28 impianti di trattamento dei rifiuti cartacei sempre al Sud Italia, la crescita annua degli investimenti sarà dell’11%, a fronte di un incremento del 5% nel caso in cui il PNRR non vi fosse stato.
Significative le ricadute positive anche per l’occupazione, specie per gli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei: la crescita del numero di dipendenti di queste imprese coinvolte sarà pari al 10% annuo per i prossimi dieci anni, anziché del 6% in assenza di PNRR; quanto alle cartiere-cartotecniche il differenziale tra i due scenari è minore, ma comunque positivo (6% annuo con PNRR e 5% annuo senza PNRR).
Oltre agli incrementi dell’occupazione diretta, lo studio Nomisma sottolinea come vi siano ampi spazi di crescita a livello territoriale per l’occupazione legata all’aumento della raccolta differenziata ovvero indotta dall’incremento della capacità degli impianti di trattamento dei rifiuti cartacei.
“La valutazione svolta sui progetti per la filiera della carta dimostra con chiarezza quanto il PNRR sia un’occasione di rilancio per lo sviluppo economico nazionale e, in particolare, del Sud Italia – commenta Francesco Capobianco, Responsabile Sviluppo Locale di Nomisma. – Al di là dei significativi impatti economici ed occupazionali, gli investimenti delle aziende uniti ai contributi PNRR avranno al Sud Italia effetti positivi sul minor uso delle discariche e sul rafforzamento industriale della filiera del comparto cartario”.