Nonostante lo scenario economico incerto e la complessa congiuntura internazionale, crescono in Italia la produzione e l’export della Mozzarella di Bufala Campana DOP.
È quanto emerge dal primo Osservatorio Economico sulla filiera della Mozzarella di Bufala Campana DOP, realizzato da Nomisma in partnership con UniCredit per conto del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, e presentato da Denis Pantini, responsabile Agroalimentare di Nomisma, in occasione dell’evento dedicato a “Economia e innovazione, gli scenari futuri per la Mozzarella di Bufala Campana DOP”.
La giornata di lavori si è aperta con un videomessaggio del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, i saluti del presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, e quelli dell’Head of Client Strategies di UniCredit Italia, Annalisa Areni. A seguire, Fabio Tamburini, direttore de “Il Sole 24 Ore”, ha moderato una tavola rotonda nella quale sono intervenuti: Luca Bianchi, direttore di Svimez; Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela, e Ferdinando Natali, Responsabile per il Sud di UniCredit Italia.
Produzione, consumi ed export
La Mozzarella di Bufala Campana è il formaggio Dop che ha fatto registrare la crescita di produzione più alta tra il 2016 e il 2022, mettendo a segno un aumento del 26%, a fronte di un incremento medio del 10% della produzione certificata dei formaggi DOP. Nove italiani su dieci hanno consumato mozzarella di bufala nell’ultimo anno, il 25% almeno una volta a settimana e il 20% è pronto a farlo anche a colazione.
Vola anche l’export nel 2022, con un aumento a volume del 9% sul 2021 registrato tra i principali produttori di Bufala Campana. Il fatturato alla produzione della filiera ha raggiunto i 530 milioni di euro, ma lo sviluppo del comparto è messo a rischio da tre fattori esplosi nel 2022 che hanno già determinato un impoverimento della filiera: aumento dell’inflazione, incremento dei costi di produzione e perdita del potere di acquisto del consumatore. Anche per il 2023 in cima alle preoccupazioni del comparto c’è proprio il calo della redditività.
Struttura, performance e mercati della filiera
Nel 2022 sono stati prodotti quasi 56 milioni di chili di mozzarella DOP, con una crescita del 3,8% sull’anno precedente. È aumentata anche la quantità di latte idoneo alla DOP, che nel 2022 ha superato le 300.000 tonnellate. Inoltre negli ultimi dieci anni, dal 2012 al 2022, si è ampliato il patrimonio di bufale da latte allevate nell’area DOP, con più di 374.000 capi.
Per quanto riguarda le aree geografiche, è il Nord Ovest dell’Italia il territorio dove si acquista più mozzarella DOP (il 34,9% del totale), mentre all’estero la Francia si conferma il primo Paese, assorbendo da sola il 33% dell’export.
Tra i mercati più promettenti per i prossimi anni spicca, a detta dei produttori, il continente asiatico con Emirati Arabi, Giappone, Cina e Corea del Sud nella top ten delle destinazioni.
Propensione al consumo e identikit del consumatore italiano della Bufala Campana DOP
Oltre all’analisi del posizionamento di mercato, l’Osservatorio si è posto anche l’obiettivo di comprendere la propensione al consumo della Mozzarella di Bufala Campana presso gli italiani. Attraverso una consumer survey implementata su un campione di 1.000 responsabili di acquisto di prodotti alimentari delle famiglie italiane, si è scoperto che 6 italiani su 10 sceglie la Mozzarella di Bufala Campana DOP, dove marchio del consorzio rappresenta un punto di riferimento per l’acquirente che riconosce al prodotto DOP una maggiore qualità a fronte di un prezzo superiore compensato da maggior sapore, sicurezza, tipicità. Nomisma ha tracciato anche l’identikit delconsumatore della Bufala Campana DOP: è prevalentemente maschio, appartiene alle generazioni X (41-55 anni) e Millennials (26-40 anni), è un imprenditore con titolo di studio e reddito alti, con figli, abita in Centro Italia e conosce il valore aggiunto del marchio DOP.
“Come emerso dalla survey condotta da Nomisma sul consumatore, in uno scenario economico incerto, le famiglie italiane sono pronte a rendere più leggero il carrello della spesa, ma la mozzarella di bufala campana DOP figura in fondo alla lista dei cibi eventualmente da tagliare, per altro solamente per il 10% dei consumatori”, ha sottolineato Denis Pantini, responsabile Agroalimentare di Nomisma.
Tra gli obiettivi per uno sviluppo di mercato sicuramente quello di intercettare maggiormente i consumatori più giovani (18-25 anni), meno propensi al consumo di Mozzarella di Bufala Campana rispetto alle altre generazioni e più attenti, nella scelta dei prodotti, alla sostenibilità.
Gli Osservatori di Nomisma: una fonte di dati preziosa
Gli Osservatori di Nomisma si fondano sulla raccolta sistematizzata, l’analisi esperta e l’interpretazione di dati provenienti da un patrimonio informativo proprietario, studi originali e fonti alternative, sono una fonte preziosa a disposizione degli operatori di settore e delle istituzioni per interpretare gli scenari attuali e prospettici, decifrare le le dinamiche di mercato e orientare le strategie sviluppo.
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