Il mercato del bio nel mondo è cresciuto in dieci anni del 158%, vendite che sono passate da 41,2 miliardi di euro registrate nel 2010 a 106,4 miliardi di euro nel 2019. In parallelo, nello stesso decennio si è assistito ad un aumento della superficie destinata all’agricoltura bio sul totale, che ha registrato un incremento del 102%.
Numeri significativi che certificano la vitalità di un settore e anticipano quelli che potrebbero essere i margini di crescita del bio a livello globale.
Per le imprese italiane operanti nel bio, quindi, diventa indispensabile analizzare queste tendenze per vincere le sfide che lo scenario competitivo internazionale presenta alla filiera agroalimentare; e proprio per sostenere le imprese bio italiane è nata la piattaforma ITA.BIO – iniziativa di FederBio e Agenzia ICE, a cura di Nomisma – che ha finalità di:
- supportare la definizione di politiche di promozione alla luce delle informazioni raccolte sui mercati nazionali di riferimento;
- proporre soluzioni di market intelligence a sostegno dello sviluppo della filiera agroalimentare italiana e del processo di internazionalizzazione;
- promuovere il made in Italy sui principali mercati stranieri (USA e Cina in primis) individuando il paniere di prodotti a maggior potenziale;
- condividere le informazioni e fare rete creando una community.
Il patrimonio informativo che alimenta la piattaforma ITA.BIO deriva da una ricongnizione di dati ufficiali e dalla raccolta di dati esclusivi derivanti da indagini condotte sulle aziende (BIO e non BIO, esportatrici e non) e da survey sui consumatori appartenenti ai principali mercati di sbocco per il bio Made in Italy.
Tutti questi dati, messi a disposizione delle aziende che aderiscono al portale, non confluiscono solo in analisi standard ma – se richiesto dalla singola impresa – possono alimentare servizi personalizzati e indagini sviluppate ad hoc da Nomisma e dal desk Ice-FederBio.
Dati ITA.BIO e approccio “custom”
L’approccio che propone ITA.BIO è un “abito su misura” che, a partire dalle specifiche esigenze dell’azienda e delle relative caratteristiche del prodotto, è in grado di offrire una mappatura dei mercati con maggiori potenzialità per il mercato bio, per il prodotto-target e per il profilo del consumatore.
In questo articolo sono proposti i principali dati global e, a titolo esemplificativo, sono presentati i principali KPI di Germania e Francia, mercati di “prossimità” a più alto potenziale per il nostro export.
I numeri chiave del BIO nel mondo
Il mercato mondiale del bio è più che raddoppiato negli ultimi dieci anni. Per comprendere la portata di questo fenomeno è necessario analizzare i dati raccolti dalla piattaforma ITA.BIO per singole aree geografiche e individuare in questo modo i continenti e i paesi leader di mercato esaminando la superficie destinata alle coltivazioni biologiche, il numero di produttori, il volume d’affari e la spesa pro-capite del consumatore.
L’Oceania, da sola, vanta il 50% della superficie bio nel mondo: questo grazie al contributo dell’Australia che ha destinato 35 mila ettari a questo segmento. Al secondo posto si trova l’Europa, con il 23%, seguita dall’America Latina (12%), dall’Asia (8%), dall’America del Nord (5%) e infine dall’Africa (3%). Quattro Paesi europei guidano invece la graduatoria per l’incidenza delle superfici bio sul totale della superficie agricola utilizzata (SAU): sono l’Austria (26%), la Svezia (20%), la Repubblica Ceca (15%) e l’Italia (15%).
L’Asia, con il 51% del totale, è il continente con il maggior numero di produttori bio (1.366.226 dalla sola India), seguita dall’Africa (27%), “sostenuta” dalla presenza di Uganda, Etiopia e Tanzania nella top 5 degli Stati. L’Europa con il 14% e l’America Latina con il 7% appaiono molto distanziate, ed è marginale la presenza in graduatoria dell’America del Nord (1%) e dell’Oceania (1%).
I risultati della piattaforma ITA.BIO registrano un trend di crescita costante del mercato bio globale negli ultimi dieci anni: dai 41,2 miliardi di euro nel 2010 si arriva ai 106,6 miliardi di euro nel 2019, con un incremento del +158%. A incidere è certamente l’aumento della spesa pro-capite del consumatore, che nel 2019 ha speso mediamente 14 euro in prodotti biologici contro i 6,5 euro del 2010 (+115%).
Gli Stati Uniti, con il 42% sul totale delle vendite nel canale retail, si confermano leader del mercato bio nel mondo, grazie a una quota di 45 miliardi di euro. Al secondo posto due Paesi europei: la Germania, con 12 miliardi di euro e la Francia con 11 miliardi di euro. Quarto mercato la Cina (8% del totale), in forte ascesa, seguita dall’Italia (3% del totale). Nel nostro Paese il volume d’affari raggiunge quasi 4 miliardi di euro.
La top 10 dei Paesi con la spesa pro-capite bio più alta è guidata dalla Danimarca, con 344 euro a persona, seguita dalla Svizzera (338 euro), dal Lussemburgo (265 euro), dall’Austria (216 euro) e dalla Svezia (215 euro). Per trovare un Paese extra europeo dobbiamo aspettare l’ottavo posto, occupato dagli Stati Uniti, dove la spesa pro-capite bio ammonta a 136 euro, un dato comunque più che raddoppiato in dieci anni. L’Italia, con una spesa pro capite di 60 euro è fuori dalle prime dieci posizioni, ma segna un incoraggiante +129% negli ultimi dieci anni (2010-2019).
La Danimarca è altresì il Paese con la quota di spesa bio più alta sul totale alimentare, con il 12,1%, a dimostrazione di una spiccata attenzione della popolazione danese nei confronti dei prodotti biologici. Seguono altri cinque stati europei (Svizzera, Austria, Svezia, Lussemburgo e Francia), gli USA, la Germania e i Paesi Bassi. Chiude la top 10 l’Italia, con un significativo 3,7%.
I numeri della Germania: raddoppiata in dieci anni la spesa bio pro-capite
Secondo Paese al mondo per import agroalimentare e consumo di prodotti biologici e settimo in Europa per la spesa pro-capite bio, la Germania rappresenta uno dei mercati stranieri più interessanti per il bio made in Italy.
Negli ultimi dieci anni, il reddito medio pro-capite è aumentato da 22.603 euro ad oltre 25 mila euro, determinando una sensibile crescita dei consumi. il food & beverage rappresenta la seconda categoria di spesa più rilevante sul budget familiare (16% sulla spesa di ciascun consumatore ) con ben 144 euro destinati al segmento bio. Un incremento del 96% rispetto al 2010, quando la spesa pro-capite per prodotti biologici era poco più della metà (73,6 euro), che conferma un trend in ascesa e che vede quasi un consumatore tedesco su due acquistare sempre o spesso prodotti bio (49% di frequent user).
Ma su quali prodotti alimentari biologici si sono orientate le preferenze dei consumatori tedeschi nel 2019? Frutta e verdura (66% ha acquistato in maniera frequente questa categoria nel 2019), uova (66%), patate (56%), prodotti lattiero-caseari (51%), pane (42%) e carne (41%), acquistati prevalentemente al supermercato (88%), al discount (72%), in panetteria (64%) e al mercato (61%).
Per sostenere questa domanda sono aumentati in dieci anni sia gli ettari destinati alle superfici bio (+63%) sia gli operatori del settore biologico (+54%).
I numeri della Francia: 174 euro di spesa pro-capite destinata al food & beverage bio
Al terzo posto nella graduatoria mondiale dell’import agroalimentare e dei consumi di prodotti biologici, subito dietro la Germania, troviamo la Francia, mercato che non può essere trascurato per incrementare le esportazioni italiane.
L’aumento del reddito pro-capite francese, più contenuto rispetto a quello tedesco, è salito in dieci anni da 22.217 euro a 22.734 euro e ha accelerato i consumi, arrivati nel 2019 a 19.601 euro a persona. Di questi, il 19% riguarda il food & beverage, con 174 euro destinati al biologico, ovvero +233% rispetto al 2010.
Un vero e proprio boom, con l’89% della popolazione francese che ha consumato prodotti bio almeno una volta nel 2019 e una quota significativa di frequent user che acquistano sempre o spesso prodotti biologici (47%). Nella top ten delle scelte, al primo posto frutta e legumi (80% degli users bio li ha acquistati almeno una volta), seguiti da latticini e derivati (71%), uova (65%), olio, pasta e riso (52%) e bevande (47%), acquistati soprattutto negli iper/supermercati (77%), al mercato (27%) e nei negozi bio (24%), prevalentemente per ragioni di salute (nel 30% dei casi) o per il gusto/qualità del prodotto (15%). Notevole in dieci anni sia la crescita della superficie bio (+165%) sia l’aumento del numero di operatori nel settore (+138%).
Stati Uniti e Cina, i mercati trainanti per il bio Made in Italy
Come abbiamo già visto in due articoli precedenti, Stati Uniti e Cina sono mercati trainanti dell’export nonché due scenari estremamente promettenti per il bio Made in Italy. Questo è emerso dai risultati dell’analisi condotta da Nomisma e illustrata nell’ambito delle dirette streaming dedicate al progetto ITA.BIO.
Primo Paese al mondo per import agroalimentare e consumo di prodotti biologici con il 42% delle vendite mondiali nel 2019, gli USA vantano 5 miliardi di euro di importazioni di prodotti Food & Beverage italiani nel 2020 e rappresentano il secondo mercato di destinazione del nostro agroalimentare, con ampie prospettive di crescita secondo il 29% delle imprese italiane bio esportatrici.
In Cina il biologico rappresenta un plus stimolante per il consumatore, con una accelerazione delle vendite che nel 2019 hanno raggiunto 8,5 miliardi di euro: un balzo del 70% rispetto al 2015 che ha permesso al Paese di diventare il quarto mercato per vendite bio, con l’8% delle vendite realizzate a livello mondiale e una prospettiva di crescita nel lungo periodo che non ha risentito della crisi sanitaria del 2020.
Insight di mercato mirate e progetti su misura, grazie alla profonda conoscenza dei mercati internazionali
La piattaforma ITA.BIO è lo strumento ideale per decifrare gli scenari e individuare le opportunità che i mercati internazionali possono offrire alla tua impresa grazie, soprattutto, alla profonda conoscenza dei singoli mercati e alla disponibilità di dati e informazioni su consumatori e tendenze di acquisto e di consumo.
Contatta Nomisma per una consulenza personalizzata e per un intervento “su misura” scrivendo a biologico@nomisma.it.
Ricevi il report con i dati chiave del bio a livello mondiale
Se sei interessato ad approfondire i dati chiave del bio a livello mondiale puoi scaricare qui un report a te dedicato e disponibile dopo la compilazione di un questionario che servirà per conoscere meglio le tue esigenze e migliorare i servizi offerti dalla piattaforma ITA.BIO.