Otto lavoratori su dieci scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale offerti e ben 9 occupati su 10, tra coloro che non usufruiscono di piani di welfare in azienda, vorrebbero avere questa possibilità. Anche le imprese – consce dei cambiamenti dei paradigmi di ingaggio dei propri dipendenti e mosse dalla volontà di dare priorità alla cura, all’inclusione e all’ascolto delle proprie persone – sono sempre più consapevoli del valore di questo strumento: l’87%, infatti, considera il welfare aziendale uno strumento fondamentale per migliorare la vita dei dipendenti e il 78% per potenziare l’immagine e la reputazione dell’azienda.
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Il Welfare di Domani” condotta da Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT con l’obiettivo di fotografare lo stato attuale del welfare aziendale, conoscere le nuove esigenze dei lavoratori e la capacità delle imprese di soddisfarle. Un’indagine da cui emerge come questo servizio giochi un ruolo di primo piano per le aziende italiane, soprattutto in seguito alla pandemia e allo scenario attuale della società.
L’indagine si è rivolta, da un lato, a più di 1.000 dipendenti e, dall’altro, agli executive di 150 imprese, in modo da ricostruire un quadro sul welfare che tenesse conto sia delle esigenze e delle opinioni dei lavoratori che del punto di vista delle figure coinvolte nelle scelte di acquisto di questo tipo di servizi.
La presentazione dei risultati è avvenuta in occasione dell’evento “Nutrire il welfare. Nuovi percorsi per raggiungere il benessere di persone e imprese”, che ha avuto luogo il 29 novembre presso il CIRFOOD DISTRICT, centro di ricerca e innovazione di CIRFOOD, impresa cooperativa leader nella ristorazione collettiva, situato a Reggio Emilia.
L’appuntamento ha visto la partecipazione di Marco Bentivogli (Coordinatore Base Italia), Marco Campagna (Direttore Innovation & Strategy CIRFOOD), Alessia Carradore (Welfare & Wellbeing Director Valyouness), Giordano Fatali (Founder & President CEOforLIFE), Manuela Frasson (Human Resources Director Gruppo Mastrotto) e Silvia Zucconi (Responsabile Market Intelligence Nomisma). L’evento è stato condotto e moderato dal presentatore radio e tv Filippo Solibello.
Lavoratori sempre più consapevoli del valore dei servizi di welfare aziendale
Uno dei primi dati emersi dalla ricerca Nomisma è il nuovo e centrale ruolo che i lavoratori italiani affidano ad aspetti quali salute personale e alimentazione, sport e benessere e assistenza familiare. Spinti da elementi di contesto e da nuove esigenze il 47%, rispetto al 2019, ha aumentato l’attenzione rivolta alla salute e il 38% quella dedicata al cibo consumato. Il 27% ha incrementato rispetto al 2019 – anche in maniera significativa – la pratica sportiva all’aria aperta e il 25% ha visto crescere il bisogno di supporto nella gestione di genitori o parenti anziani. Questo, di conseguenza, ha portato molte persone a guardare con più interesse i servizi diwelfare aziendalededicati alla prevenzione e alla salute (il 62%), alla conciliazione tra vita privata e lavoro (il 59%) e al supporto economico (il 56%).
Questo genere di soluzioni, oggi, è già previsto da diverse aziende. Il 71% dei dipendenti, infatti, ha dichiarato che l’impresa in cui lavora offre piani di welfare aziendale: si tratta soprattutto di buoni spesa (47%), servizi di sanità integrativa (46%), previdenza complementare (36%) e ristorazione aziendale (31%).
“L’ampia diffusione del welfare aziendale è accompagnata, tuttavia, dalla percezione che i servizi offerti siano migliorabili. Secondo il 77% degli occupati i piani di welfare dovrebbero rispondere meglio alle reali esigenze delle persone, il 67% vorrebbe una maggiore varietà di beni e servizi proposti e, sempre il 67%, una più adeguata copertura territoriale. Il 58%, invece, indica come ambito di miglioramento la facilità d’uso delle piattaforme dedicate”, ha spiegato Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma.
Welfare aziendale: un elemento di valutazione chiave nella ricerca di un nuovo lavoro
Il welfare aziendale riveste un ruolo di primo piano anche nella ricerca di un nuovo impiego, al punto che rappresenta un elemento di valutazione rilevante per 8 lavoratori su 10, che considerano fondamentale o importante la presenza di servizi di welfare nel momento in cui scelgono un nuovo posto di lavoro.
Allo stesso tempo, anche chi non ha la possibilità di accedere a piani di questo tipo si dimostra interessato: 9 occupati su 10, tra coloro che non dispongono di un piano di welfare, infatti, ne vorrebbero usufruire.
“Stiamo assistendo a una forte evoluzione dei bisogni degli italiani, soprattutto a seguito della pandemia con conseguenze sugli stili di vita e le abitudini quotidiane. Un’evoluzione che va studiata e approfondita per permettere a tutte le aziende attente al benessere dei propri lavoratori di non tralasciare alcun bisogno e di rispondervi in maniera tempestiva ed efficace”, ha dichiarato Daniela Fabbi, Direttore Comunicazione e Marketing CIRFOOD.
Welfare aziendale: il punto di vista degli executive
La ricerca Nomisma si è inoltre concentrata sull’approccio che le imprese hanno verso i temi del welfare, analizzando il punto di vista degli executive.
Gli HR manager coinvolti nell’analisi hanno confermato l’aumentato interesse dei dipendenti verso gli strumenti di welfare rispetto al 2019, aspetto evidenziato da 1 HR manager su 2.
Dall’indagine, inoltre, emerge che secondo gli executive i servizi di welfare concorrono a migliorare la qualità di vita e il benessere dei lavoratori (lo dichiara l’87%), favorire un buon clima aziendale (81%), potenziare l’immagine e la reputazione dell’impresa (78%) e offrire ai dipendenti l’opportunità di usufruire di servizi per la salute e la prevenzione (69%).
Attualmente, tra le soluzioni di welfare più diffuse rientrano quelle legate alla gestione della pausa pranzo, presenti nel 72% delle aziende. Le imprese puntano su questo servizio per incidere positivamente sulla qualità di vita e sul benessere degli occupati (lo dichiara il 71% degli executive), per migliorare il clima aziendale e il rapporto con i dipendenti (64%), e per ottimizzare i tempi della pausa pranzo (41%).
La necessità di un approccio consulenziale
L’indagine evidenzia inoltre l’esigenza, da parte degli executive, di rivolgersi a provider e soggetti che erogano servizi di welfare aziendale con approccio consulenziale (lo afferma il 64%), così da offrire piani di welfare che riescano a rispondere alle reali necessità dei lavoratori. Le imprese manifestano, dunque, l’esigenza di affidarsi a realtà specializzate, che mettano in campo soluzioni integrate e servizi innovativi con un alto valore aggiunto, ponendo al centro la persona e i suoi bisogni.
Osservatori Nomisma per uno sguardo attento e aggiornato sul proprio settore
Grazie all’esperienza maturata in diversi settori di mercato, Nomisma può mettere a disposizione delle aziende gli Osservatori ad hoc, ossia analisi di mercato realizzate su misura delle esigenze del cliente. L’obiettivo è rilevare dati e informazioni utili per il committente e permettergli, sulla base dei risultati emersi, di orientare le proprie decisioni di business. Se sei interessato a sapere di più su questo servizio, puoi scrivere a osservatori@nomisma.it