Conoscenza, percezione e reputazione dei borghi più belli d’Italia in uno studio Nomisma

16 aprile 2025 – Per identificare il posizionamento e la reputazione dell’Associazione I Borghi più Belli d’Italia nello scenario turistico-culturale del nostro paese, Nomisma ha realizzato un’analisi sulla conoscenza e la percezione da parte degli italiani di età compresa tra i 25 e i 65 anni.

Dallo studio emerge che negli ultimi 2-3 anni oltre 18 milioni di italiani hanno intrapreso viaggi che comprendevano pernottamenti o gite fuori porta. Di questi, 1,6 milioni hanno visitato almeno una volta (con e senza pernottamento) uno dei borghi più Belli d’Italia.

Per 1 italiano su 2 questi luoghi rappresentano innanzitutto un patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia meno conosciuta. Inoltre, il 39% degli italiani li associa alle eccellenze enogastronomiche locali, con sapori e tradizioni culinarie che raccontano la cultura del territorio. Un altro 37% ne apprezza il fascino intatto e la natura incontaminata, che conferiscono a questi luoghi un’atmosfera unica, lontana dal caos delle grandi città. Infine, per un ulteriore 28%, i borghi rappresentano un’oasi di tranquillità, dove il tempo scorre più lentamente e il legame tra uomo e natura trova un equilibrio perfetto.

Ma qual è l’identikit del visitatore italiano dei Borghi più Belli d’Italia?

È principalmente laureato, appartenente al ceto medio-alto, delle generazioni Millennials e Silver e appassionato di viaggi all’insegna della natura e della scoperta delle eccellenze enogastronomiche.

La ricerca di Nomisma rileva anche che iI 52% degli italiani dichiara di conoscere o aver sentito parlare dell’Associazione «I Borghi Più Belli d’Italia». Le iniziative svolte dall’Associazione, ritenute più utili a favore dei borghi e delle comunità locali, sono in primis quelle volte alla tutela del patrimonio storico e artistico, citate dall’80% degli italiani che conosce l’Associazione. Seguono le iniziative dedicate alla tutela ambientale e alla promozione di pratiche sostenibili per proteggere i paesaggi unici dei borghi, e poi quelle volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche, entrambe indicate dal 70%.

Immaginando di fare una vacanza in uno dei comuni appartenenti all’Associazione «I Borghi più Belli d’Italia», il fatto che il luogo appartenga all’Associazione per gli italiani rappresenterebbe soprattutto autenticità (61%), seguita da una garanzia di accoglienza (50%) e da un’alta qualità urbanistica e architettonica (49%). Inoltre, più della metà degli italiani ritiene che i borghi appartenenti all’Associazione «I Borghi Più Belli d’Italia» godano di una maggiore notorietà, offerta di eventi e qualità dell’accoglienza superiore rispetto ad altri comuni. Questi aspetti si riflettono anche nell’acquisto di prodotti all’interno di uno dei borghi. Se dovesse fare acquisti in uno dei negozi situati in uno dei Borghi più Belli d’Italia, il 44% degli italiani proverebbe un’atmosfera autentica e tradizionale, il 31% una qualità superiore dei prodotti mentre il 29% maggiore trasparenza e tracciabilità sui prodotti.

Guardando al futuro, il 40% dei viaggiatori italiani si dichiara propenso a visitare per la prima volta uno dei Borghi più Belli d’Italia nei prossimi 2/3 anni, un segno inequivocabile del crescente appeal di queste località. La quota dei potenziali visitatori sale addirittura al 65% tra coloro che sono già avvezzi al turismo legato ai borghi, un dato che dimostra il forte interesse nei confronti di questa tipologia di turismo da parte di chi lo sperimenta già” – commenta Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi Nomisma.

La rilevazione e l’analisi dei dati mettono in risalto che, a fronte di un’ormai conclamato successo turistico dei Borghi più belli d’Italia – dichiara il Presidente dell’Associazione Fiorello Primioccorre rafforzare il nostro lavoro per far conoscere in maniera più approfondita le finalità associative che vanno ben oltre la promozione turistica. Il turismo è sicuramente una leva importante per lo sviluppo della economia locale ma non è risultato sufficiente a combattere efficacemente il problema dello spopolamento dei Borghi e delle aree interne. Oggi l’obbiettivo principale dell’associazione, oltre a mantenere alta l’attenzione sullo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile, è quello di trovare le giuste strade per evitare che i giovani abbandonino i Borghi e di offrire nuove opportunità di residenzialità e di lavoro perché i Borghi siano più fonte di attrazione di persone residenti piuttosto che causa di abbandono”.

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