Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, nel quadro del diritto dell’Unione

06 giugno 2024 – Grazie alla collaborazione con FB & Associati – la prima società di consulenza specializzata in public affairs, advocacy e lobbying con la quale Nomisma ha attivato una joint venture strategica finalizzata allo sviluppo di nuove soluzioni integrate con la propria profonda conoscenza dei settori e delle dinamiche economico-politiche – è stato analizzato il disegno di legge governativo, appena trasmesso al Parlamento, che ha come principale finalità l’utilizzo corretto, trasparente e responsabile dell’IA, in una dimensione antropocentrica, prevedendo quindi una vigilanza sui rischi economici e sociali e sul suo impatto sui diritti fondamentali.

Si prevede sin da subito (art. 1 co. 2) una clausola di conformità con il diritto dell’Unione, correlata in primis alla recente approvazione dell’AI Act, nonché una più ampia delega al Governo volta all’adeguamento dell’ordinamento italiano nei confronti di questo cruciale strumento normativo.

Inoltre, il disegno di legge reca un complesso di principii generali volti alla tutela dei diritti dei consociati, ma anche allo sviluppo economico del Paese, nonché una disciplina ad hoc in tema di sicurezza nazionale. Il disegno di legge, infine, contiene disposizioni specifiche che incidono su diversi settori, prevedendo in particolare lo sviluppo di una Strategia nazionale ad hoc.

Il quadro europeo

Il regolamento sull’intelligenza artificiale, approvato a Bruxelles, è volto a promuovere sviluppo e adozione di sistemi di IA sicuri e affidabili da parte di attori pubblici e privati, garantendo i diritti fondamentali dei cittadini e stimolando al contempo gli investimenti e l’innovazione in tale campo. Il regolamento si estende ai soli ambiti soggetti al diritto dell’Unione, prevedendo esenzioni, tra cui il settore militare e della difesa, nonché gli scopi di ricerca.

Obiettivo centrale della normativa è la classificazione dei sistemi di IA in base ai rischi che comportano, introducendo limitazioni direttamente proporzionali, fino ad arrivare a introdurre un divieto per determinati sistemi di IA (connotati da un “rischio inaccettabile”), tra cui rientrano gli scopi di manipolazione cognitivo-comportamentale, nonché di polizia predittiva, punteggio sociale o classificazioni in base a razza, religione e orientamento sessuale.

Il regolamento prevede l’istituzione di organi di governo ad hoc, tra cui un ufficio all’interno della Commissione e un panel di esperti. Infine, sono previste misure specifiche per permettere la creazione di regulatory sandboxes, volte a permettere di sviluppare e addestrare l’IA innovativa prima dell’immissione sul mercato.

I DDL di iniziativa parlamentare

Sul tema, prima della presentazione del DDL governativo e dell’approvazione dell’AI Act, sono stati presentati diversi DDL di iniziativa parlamentare. Nello specifico, i disegni di legge presentati al Senato contengono, tra le diverse disposizioni, la previsione di un fondo per lo sviluppo dell’AI, misure per lo sviluppo di una regulatory sandbox, nonché norme in tema di trasparenza e di contrasto all’utilizzo non autorizzato delle repliche digitali.

I disegni di legge parlamentari presentati al Senato saranno con ogni probabilità abbinati (e quindi esaminati contestualmente) al disegno di legge presentato dal Governo, mentre alla Camera sono stati depositati ulteriori progetti di legge d’iniziativa parlamentare, volti a vario titolo a regolare questa innovazione che si annuncia essere cruciale nel prossimo futuro. Questi progetti non saranno esaminati assieme al DDL governativo, ma potranno comunque contribuire a fornire spunti utili per la discussione che si terrà presso l’altro ramo del Parlamento.

Il DDL del Governo Meloni

Il disegno di legge approvato dal Governo Meloni, attualmente all’esame del Senato, reca un complesso di disposizioni di principio volte, in estrema sintesi, a garantire il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà personali, richiamando la necessità che l’IA si conformi a principii generali tra cui:

  • Appropriatezza, trasparenza e proporzionalità;
  • Centralità dell’uomo e rispetto del suo potere decisionale;
  • Garanzia del metodo democratico nella vita istituzionale e politica;
  • Cybersecurity e disposizioni in materia di difesa e sicurezza;
  • Pari accesso all’IA per le persone con disabilità;
  • Tutela dei minori;
  • Protezione dei dati.

Il disegno di legge contiene anche disposizioni specifiche, immediatamente applicabili, che incidono su diverse tematiche e settori, tra cui:

  • Digitalizzazione del sistema produttivo;
  • Sviluppo del mercato dell’IA;
  • Sviluppo della Strategia nazionale per l’IA;
  • Utilizzo dell’IA nel settore sanitario, anche mediante una piattaforma dedicata;
  • Applicazione nel mondo del lavoro, delle professioni e della PA;
  • Localizzazione ed elaborazione dei dati critici presso data center posti sul territorio nazionale;
  • Elevati standard in termini di trasparenza nelle modalità di addestramento e di sviluppo di applicazioni di IA generativa;
  • Norme a sostegno degli investimenti;
  • Misure a tutela del diritto d’autore sui contenuti generati da AI;
  • Disciplina per il contrasto delle fake news.

Implementazione dell’AI Act

Lo stesso DDL Governativo contiene un articolo ad hoc (art. 22) finalizzato all’adeguamento della normativa italiana all’ordinamento dell’Unione, introducendo una dettagliata delega al Governo per l’adeguamento all’AI Act europeo mediante successivi decreti legislativi.

Di seguito i principali criteri direttivi:

  • Designazione delle autorità nazionali competenti;
  • Percorsi di alfabetizzazione e formazione, anche per gli ordini professionali, per cui si prevedono misure in tema di equo compenso;
  • Potenziamento delle discipline STEM nelle scuole;
  • Attività formative ad hoc nelle università, nelle istituzioni AFAM e negli ITS Academy, nonché misure di valorizzazione delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico;
  • Coinvolgimento del sistema università/ricerca nelle regulatory sandbox, in collaborazione con il mondo produttivo;
  • Disciplina organica sull’utilizzo dell’IA per finalità illecite, con un aggiornamento del sistema sanzionatorio, anche introducendo nuove fattispecie di reato e aggravanti speciali in casi di rilevante gravità.

*In collaborazione con FB & Associati

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